La progettazione alla base di Powermax SYNC
Jesse Roberts, uno degli ingegneri che ha guidato la ricerca tecnologica della serie di sistemi plasma Powermax SYNC® di Hypertherm, ci racconta cosa significa sviluppare un sistema al plasma dotato di intelligenza integrata, pensato per l'uso con consumabili per cartuccia monopezzo. Ecco cosa ci ha raccontato.
D: Quanto tempo ha impiegato il suo team per sviluppare Powermax SYNC e quante persone hanno partecipato a tale progetto?
R: Lo sviluppo è iniziato dieci anni fa. All'inizio eravamo un team di poche persone, ma il gruppo è cresciuto di pari passo con l'avanzamento del prodotto fino a alla sua completa realizzazione. Nel momento in cui eravamo prossimi a presentare il prodotto sul mercato, direi che nel team di lavoro eravamo oltre 100 persone.
D: Qual è stata la sfida più difficile da superare per il suo team quando avete lavorato al Powermax SYNC?
R: Forse la sfida più ardua è stata trovare un metodo produttivo conveniente per la cartuccia monopezzo usando i processi produttivi e le risorse allora disponibili.
D: Qual è stato l'aspetto più bello del programma di sviluppo di Powermax SYNC?
R: L'entusiasmo di fare un prodotto che risultasse facile da usare per i clienti e l'aver compreso che le funzionalità di raccolta dati ci avrebbero permesso di realizzare in futuro prodotti ancora migliori. Gli uomini del team sentivano di far parte di un progetto speciale; l'innovazione che stavamo per introdurre avrebbe cambiato il metodo di lavoro futuro con le torce per taglio al plasma.
D: Il vecchio impilamento a cinque pezzi causava un consumo non differente tra i pezzi; ad esempio l'ugello e l'elettrodo si consumano più rapidamente rispetto agli altri componenti. Come avete trovato la soluzione all'usura non uniforme durante lo sviluppo della cartuccia?
R: I pezzi della cartuccia sono allineati e lavorano in modo armonico tra loro; questo aspetto offre molti più vantaggi che mettere insieme pezzi vecchi e nuovi di consumabili. Solitamente, con il tradizionale impilamento si mischiavano e si accoppiavano i componenti per ottenere un vantaggio in termini di risparmio, perché la sostituzione di tutti e cinque i componenti comporterebbe una spesa enorme. Forse le persone non si rendono conto che l'abbinamento di componenti vecchi e nuovi si traduce in prestazioni di taglio non eccellenti e non uniformi. Invece, con Powermax SYNC®, i componenti della cartuccia partono tutti dallo stesso livello; pertanto abbiamo riscontrato che il prodotto ha non solo una durata superiore ma è migliorata molto anche la qualità di taglio e l'uniformità delle prestazioni.
D: Nella piattaforma Powermax SYNC —avete introdotto tante nuove tecnologie: la cartuccia stessa, il chip RFID, la configurazione automatica, la raccolta dati, i comandi della torcia, ecc. Di quale tra queste tecnologie siete più orgogliosi?
R: Questa è difficile. È come dire se vuoi più bene a mamma o a papà. Il team è fiero di tutti i risultati raggiunti, ogni tecnologia ha comportato una serie di ostacoli da superare. La nostra tenacia nel voler riuscire e l'impegno finanziario sostenuto sono i punti fondamentali di questo successo.
D: Il sistema Powermax SYNC registra i dati durante l'uso. Perché avete pensato di introdurre questa funzionalità e in che modo avviene la raccolta dati?
R: Attraverso il confronto con i clienti abbiamo capito che sarebbe stato utile dotare il prodotto di una tecnologia in grado di informare l'operatore su ciò che accade durante l'uso della torcia. Invece di lasciare all'operatore il dubbio sul perché un taglio fosse pessimo o perché una serie di consumabili fosse durata la metà del previsto, abbiamo pensato ad un sistema di raccolta dati per aiutare i clienti ad affrontare meglio determinati problemi. Inoltre, sapevamo che l'insieme di dati forniti dalla macchina avrebbe aiutato le aziende ad individuare le esigenze di tipo formativo o le mancanze di tipo infrastrutturale. I dati sono utili anche per Hypertherm. Le informazioni utili fornite dai prodotti le possiamo sfruttare per capire esattamente ciò che avviene durante l'uso e questo ci aiuta ad orientare i nostri sforzi del lavoro ingegneristico. In che modo siete riusciti a farlo? Semplicemente direi che abbiamo utilizzato al meglio la tecnologia RFID e le capacità offerte dalla maggioranza degli smartphone.
D: Sicuramente avrete osservato e parlato con tanti clienti durante le prove sul campo. Che riscontro avete avuto da queste interazioni con clienti che usavano la vostra piattaforma?
R: È stata un'ottima esperienza. Sono rimasto sorpreso dai tanti clienti che non volevano restituire più il nostro prodotto! Erano entusiasti della facilità d'uso, dell'uniformità di taglio, della gestione semplificata dell'inventario, della minima formazione richiesta, e della possibilità di consultare i dati di utilizzo.
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